La vitamina C migliora le proprietà immunogeniche delle cellule dendritiche, componenti del sistema immunitario che ricoprono il ruolo di sentinella stimolando, in caso di incontro con un patogeno, la risposta dei linfociti B e T.

 

Una carenza di vitamina D aumenta il rischio di morte prematura per qualsiasi causa e, in particolare, per cancro, malattie cardiache o polmonari.

La serina è un componente critico nei processi biologici volti a fornire intermedi per l'omeostasi redox, la biosintesi di nucleotidi e lipidi e la produzione di donatori di metile accoppiati al metabolismo del carbonio. È stato dimostrato che una sua carenza è associata a metabolismo e funzioni alterati, in particolare del sistema nervoso. Recentemente, se ne sta indagando, quindi, il suo ruolo come integratore alimentare per migliorare le anomalie neurologiche indotte dalla sua carenza. Sfortunatamente, nonostante numerosi lavori in vitro e in vivo, il numero di studi clinici che valutano questa opportunità è modesto.

Secondo il National cancer institute (Nci), la medicina integrativa combinata alle terapie standard validate ha dimostrato di essere un approccio sicuro ed efficace in ambito oncologico. Una serie di casi clinici, recentemente pubblicata su Frontiers in pharmacology, ha valutato un approccio integrativo e multidisciplinare in pazienti con mesotelioma pleurico maligno, mesotelioma peritoneale maligno diffuso, colangiocarcinoma intraepatico e carcinoma mammario che hanno ricevuto un trattamento di supporto integrativo dopo il fallimento dei trattamenti standard o la comparsa di gravi eventi avversi causati dalla chemioterapia antiblastica.

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