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Alcuni principi attivi nutraceutici stanno dimostrando di poter costituire un valido aiuto per la gestione dei disturbi cognitivi.

Un gruppo di ricercatori dell’Università statale di Milano ha sviluppato un nuovo metodo computazionale per identificare la deregolazione del microbiota umano in relazione a patologie metaboliche: si prospetta lo sviluppo di bersagli terapeutici mirati.

È stato pubblicato nei giorni scorsi su Nutrition, metabolism and cardiovascular disease, una Expert opinion firmata da prestigiose voci del panorama biomedico italiano sul ruolo del colesterolo Ldl nella prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari.

a letteratura ha evidenziato, sin dall’inizio della pandemia, come una carenza di vitamina D si correli a prognosi peggiore in caso di infezione da Sars-coV2.

Si è tenuto di recente a Milano il Congresso nazionale della Sino (Società italiana nutraceutica in otorinolaringoiatria) che ha fatto il punto sulle più recenti novità rispetto all’impiego di nutraceutici in ambito tonsilliti, otiti, riniti, vertigini.

Malattia autoimmune a impronta familiare e non ereditaria, è tra le cause più frequenti di ipotiroidismo, soprattutto tra le donne, nel mondo occidentale.

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