Il rapporto tra sviluppo di ipertensione arteriosa e progressione dell’età non è necessariamente lineare o scontato. Se un modesto incremento pressorio (10-20 mmHg) può essere accettabile nel corso dell’invecchiamento fisiologico, è sempre opportuno valutare e gestire ogni incremento pressorio in modo accurato nelle varie età.
Originaria dell’Africa orientale, l’Abelmoschus esculentus, comunemente noto come Okra, è una pianta da fiore oggi coltivata a fini commerciali in Afghanistan, Bangladesh, Brasile, Cipro, Etiopia, Ghana, India, Iran, Giappone, Malaysia, Pakistan, Turchia e nel sud degli Stati Uniti. Contiene una varietà di fitocomposti come flavonoidi, terpeni, fenoli, steroli e amminoacidi essenziali come glutammina e asparagina e nei numerosi studi pre-clinici di cui è stata protagonista ha messo in luce il suo effetto anti-dislipidemico. Il suo profilo di sicurezza è stato confermato in studi clinici e viene oggi considerata una pianta interessante per la gestione della dislipidemia in pazienti a rischio.
La dieta mediterranea è un modello alimentare sostenibile e sano, che però solo in pochi casi viene seguito dagli italiani in modo completo. A mostrare un’ottima aderenza è solo il 5% degli adulti, mentre la stragrande maggioranza si attesta su un livello moderato. Questi i dati principali di un’indagine denominata Arianna (Aderenza alla dieta mediterranea in Italia), condotta dall’Istituto superiore di sanità (Iss), diffusi lo scorso 16 ottobre in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione e pubblicati recentemente sulla rivista Frontiers in Nutrition.
Due studi italiani, presentati al recente congresso nazionale della Sigenp (Società italiana di gastroenterologia e nutrizione pediatrica) tenutosi a Palermo, identificano nei cibi ultraprocessati i responsabili di sindrome metabolica ed esofagite eosinofila.
La crusca di riso è un sottoprodotto ottenuto dalla macinazione, che contribuisce a quasi il 10% del peso del chicco intero, ma è tutt’altro che uno scarto di lavorazione. È infatti composta dal 12-18% di olio, che contiene, tra i tanti fosfolipidi, orizanolo, squalene, fitosteroli, tocotrienoli e tocoferoli. Prove emergenti suggeriscono che la crusca di riso e i suoi derivati possono esercitare effetti benefici in caso di disturbi metabolici e stress ossidativo.
L’infiammazione sistemica cronica low grade o di basso grado (ISC) è un meccanismo eziopatogenetico comune a molte patologie cronico-degenerative quali malattie cardiovascolari, diabete mellito tipo 2, numerosi tumori e patologie neurodegenerative. È una condizione patologica subdola, senza un quadro clinico specifico e, quindi, essenzialmente occulta e silente per anni, ma con conseguenze importanti dato il suo rilevante impatto sull’inizio e successiva progressione di patologie cardiometaboliche e non solo.